Italia: Problemi nell’insabbiare le divergenze sull’ennesimo deplorevole scandalo

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[The Guardian]

Centinaia di funzionari governativi di alto livello, giudici e personaggi famosi che hanno recentemente ristrutturato casa tremano dopo essere stati indicati come presunti clienti di un costruttore sospettato di scambiare ristrutturazioni di abitazioni con grossi appalti di edilizia pubblica.

I nomi sono stati trovati dagli inquirenti su un elenco appartenente alla ditta edile di proprietà di Diego Anemone, che è stato arrestato col sospetto di aver corrotto dei funzionari per assicurarsi degli appalti, compreso quello per la struttura dove doveva svolgersi inizialmente il G8.

Claudio Scajola, ministro dello Sviluppo Economico, si è dimesso di fronte alle accuse di aver ricevuto da Anemone, oltre alla ristrutturazione del suo appartamento di lusso con vista sul Colosseo, una grossa parte dei soldi necessari all’acquisto. Un alto funzionario del ministero dei trasporti ha presentato le dimissioni.

Scajola ha dichiarato di non essere al corrente di alcuna assistenza finanziaria da parte di Anemone, che nega qualsiasi ipotesi di reato. Altri sospetti beneficiari della generosità del costruttore nominati dai giornali ncluderebbero poliziotti, agenti dei servizi segreti, preti, produttori televisivi e il regista Pupi Avati, che ha dichiarato di aver pagato tutti i lavori e nega di aver dato una parte in un film al figlio di un funzionario dei lavori pubblici per ricambiare il favore.

Malgrado abbia perso un Ministro nello scandalo, il Premier Silvio Berlusconi ha evitato di rivolgere i suoi soliti attacchi ai magistrati incaricati dell’inchiesta, forse avvertendo la rabbia davanti all’ultimo caso di corruzione in Italia.

“Se ci sono uno, due, tre casi di comportamenti illegittimi saranno i magistrati ad accertarlo” ha dichiarato Berlusconi, la cui residenza ufficiale a Roma si presuma abbia beneficiato della competenza di Anemone nelle ristrutturazioni. Mentre il Ministro della giustizia Angelino Alfano si rifiuta di stabilire un parallelo tra lo scandalo di Tangentopoli che distrusse il sistema politico nei primi anni ‘90, il quotidiano La Stampa ha riferito che potrebbe emergere un’inedita lista di Anemone in cui compaiono i nomi di politici di rilievo.

Anemone, scarcerato ma ancora inquisito, è stato arrestato la prima volta a febbraio nell’ambito di un’indagine sugli appalti truccati dall’agenzia per la protezione civile. Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha respinto le accuse dei magistrati secondo le quali avrebbe usufruito delle prestazioni di una prostituta pagata da Anemone, ma ha ammesso che il costruttore abbia lavorato su terreni di sua proprietà.

[Articolo originale “Italy: Trouble papering over the cracks of yet another sleaze scandal”]

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